Emozioni esplosive: conoscere la rabbia e la dualità

rabbia

Accetta l’inevitabile

Esistono diverse cose su cui siamo in grado di influire, primo fra tutti è l’Atteggiamento perché dipende da noi. Ce ne sono molte altre fuori dal tuo controllo. Rabbia, collera, ira, comunque la chiami, è un’emozione potente e spesso esplosiva se non conosciuta e gestita.


La rabbia è un’esperienza umana naturale che tutti proviamo, un’Emozione naturale. Quando ci sentiamo umiliati oppure offesi dal comportamento di qualcuno che ci fa provare grande frustrazione. La nostra reazione fa entrare in gioco il cervello rettile prima e limbico, poi, preposto alle Emozioni.


È una questione di attimi e se ci lasciamo dominare dalla rabbia incontrollata rischiamo di compromettere i nostri rapporti personali e la nostra salute fisica e mentale. 
La difficoltà di gestire la rabbia repressa o manifestata può indicare la presenza di problemi psicologici più profondi che impediscono il controllo delle emozioni. Per il nostro bene e quello delle persone che ci stanno vicine è importante imparare a conoscere le Emozioni così da poter essere in grado di gestirle in qualsiasi circostanza.

Quali sono i fattori che determinano l’esplosione della rabbia?

Alcuni fattori giocano un ruolo fondamentale nell’esplosione della rabbia.
Fra questi principali e più importanti sono:

Anche la solitudine e i problemi relazionali determinano l’insorgere della rabbia.

La rabbia si può controllare e gestire

Il controllo e la gestione della rabbia è fondamentale per il proprio e l’altrui benessere. Bisogna solo cercare dentro di noi la spinta a volerlo fare.

I processi di gestione della rabbia hanno a che fare con l’autocontrollo e possono essere di due tipi che si possono applicare simultaneamente:

  1. Tecniche di rilassamento come il Training Autogeno per sviluppare consapevolezza e autodisciplina.
  2. Un percorso di Psicoterapia,  che ti aiuti a identificare le aree problematiche e quindi sviluppare un piano d’azione per modificarle.

Alcune Strategie utili per gestire la rabbia ​

Quando la rabbia riguarda noi, per prima cosa, cerchiamo di capire veramente perché siamo arrabbiati.

Poi poniamoci delle domande:

  • In questo momento è realisticamente giustificabile la mia rabbia?
  • Che significati sto attribuendo alla situazione?
  • Cosa ci guadagnerò arrabbiandomi e cosa mi costerà?
  • Quali altri modi posso utilizzare per ottenere quello che cerco?


 Quando la rabbia riguarda l’altro, potrebbe essere utile:

  • Fare chiarezza sul problema
  • Cercare di tranquillizzare l’altro
  • Utilizzare l’energia per la soluzione del problema
  • Utilizzare una pianificazione per trovare momenti e luoghi di sfogo​. 
EMOZIONI

La dualità e il significato del Numero 2 

Il numero 2, nella Numerologia ortodossa, rappresenta la dualità e l’unione di due elementi. 

Due diventa, quindi, il simbolo dei rapporti relazionali, associativi e diplomatici. 

Esso è considerato il numero della relazione di coppia. Sensibile e consapevole, la persona Due è predisposta, ove necessario, a porgere sostegno al prossimo, oltre che a se stesso, dimostrando amicizia, comprensione e tatto in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Il numero 2 porta con sé un’innata e profonda Energia Femminile caratterizzata da un forte magnetismo. Durante la propria vita, la persona del Due è alla continua e incessante ricerca dell’Armonia. Questa attitudine è frutto della sua consapevolezza di far parte del tutto. 

Elemento distintivo del 2 è l’Indecisione perché le persone caratterizzate da questo numero duale, sono portate a vedere il doppio aspetto di ogni cosa in ogni situazione. 

Le caratteristiche del numero 2

Aspetti in Luce: comprensione, carisma, amorevolezza, fascino.

Aspetti in ombra: spiccato dualismo, insicurezza, scarsa stima di sé, paura della solitudine, scarsa attitudine ai repentini cambiamenti, ansia per l’ignoto.

Caratteristiche del numero 2 (Aspetti in Luce)

Il numero 2 corrisponde alla parte istintuale della personalità. Governato dalla Luna, il 2 è dotato di grande sensibilità e necessita di sicurezza e protezione. E’ la parte di noi che continua a credere, a qualunque costo, perché ha una incrollabile fede che il mondo è un luogo sicuro e gli esseri umani sono buoni. Questa fiducia lo ricompensa donandogli apertura, capacità di apprendimento e perseveranza.

Parole chiave: UMILTÀ, PAZIENZA, SENSIBILITÀ, PERSEVERANZA.

Caratteristiche del numero 2 (Aspetti in Ombra)

Nel suo aspetto in ombra il Fanciullo diventa l’Orfano che tende a negare i problemi e a rifuggire dai conflitti, spesso isolandosi in un mondo di fantasia. Dipendenza eccessiva nei confronti della “madre” cercando nei rapporti di colmare questo vuoto e tenderà a confondere l’amore con una necessità, rivelandosi bisognoso di cure e attenzioni che diventano pretese. 

Soggetto a forti sbalzi emotivi, la delusione conseguente al non vedere esaudite le sue aspettative lo porterà a forme di cinismo e malizia optando per adottare una corazza di freddezza che lo protegge da altri tradimenti dei suoi ideali di fanciullo.

Parole chiave: DIPENDENZA, FREDDEZZA, SUSCETTIBILITÀ, GELOSIA.

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L’Archetipo associato al numero 2 è il Fanciullo

Il Fanciullo rappresenta uno stato di pura d’innocenza, correlato al Mito del Paradiso che simboleggia uno stato di coscienza dove amore condivisione e armonia coesistono. Dio ha creato il mondo affinché l’uomo continuasse la sua opera. La caduta o “perdita dell’innocenza” descrive metaforicamente la condizione umana. 

Il mondo protetto e colmo d’amore dei primi mesi di vita nell’utero materno si trasforma in un eterno conflitto degli opposti rappresentato dalla realtà dell’esistenza che spinge l’uomo a ricercare un punto di equilibrio, quella nostalgia d’amore, che situandosi su un livello sempre superiore, conduce alla ricerca dell’unione con il divino. 

La prova spirituale del Fanciullo, consiste appunto nel ritrovare l’innocenza originale, avendo imparato attraverso l’esperienza terrena a mediare tra la fede cieca e il totale pessimismo.

Le tre fasi evolutive:

  • Primo passo evolutivo In questa fase evolutiva nel Due c’è l’esigenza di vivere in un ambiente protetto ricreando le basi di sicurezza dell’infanzia per non dover affrontare la realtà del mondo esteriore. Il Fanciullo sente ancora la necessità di appartenere ad un nucleo famigliare, ad una persona oppure ad un gruppo ideologico o religioso.
  • Secondo passo evolutivo Avviene il riconoscimento della propria individualità affrontando i suoi disagi interiori e si confronta con le proprie esperienze del passato, ciò può avvenire anche un distacco fisico dall’ambiente protetto a cui si era legato, è una delle prime prove che dovrà affrontare per sperimentare il ricordo di sé. Sarà un periodo complesso e poco felice ma porterà i suoi frutti maturando il Fanciullo e giungendo alla consapevolezza del suo valore e della capacità di essere autonomo.
  • Terzo passo evolutivo Finalmente il Due trova il suo equilibrio gestendo al meglio la freschezza e purezza tipica dell’archetipo grazie alla fiducia maturata in se stesso attraverso le prove sperimentate, può al fine realizzare i suoi sogni ed aspirazioni camminando sicuro nel mondo.

L’Ombra del Fanciullo: l’Orfano

Questo Archetipo rappresenta il lato ombra del Fanciullo, la sfida è riconoscere in se stessi quest’ombra con le sue caratteristiche ed integrarla riportando l’equilibrio. L’Orfano ha in sé la paura di restare solo e perciò la sfida che deve affrontare è la dipendenza e la paura dell’abbandono. 

Il suo bisogno è avere sicurezza dall’altro, ecco perché il suo desiderio primario è appartenere a qualcuno. La paura di essere da solo ad affrontare la dura realtà del quotidiano, lo porta ad instaurare un rapporto di coppia di dipendenza affettiva affinché possa sostituire la sicurezza che gli dava il rapporto con la madre, sia che il partner sia uomo o donna, tutto ciò, inconsciamente. 

Nel rapporto di coppia può essere evidente o celato il suo bisogno dall’impegno ad essere di sostegno all’altro, ma solo per averne l’approvazione. Questo può essere un indizio del disagio affettivo vissuto nell’infanzia per una madre totalmente assente o troppo apprensiva, i due estremi che determinano l’insicurezza nel bambino. 

Il rimedio è trovare dentro di noi quella capacità perduta di avere fiducia in se stesso e nella vita con tutta la forza dell’esuberanza che ancora esiste ma che deve essere riportata a galla. 

Metaforicamente l’Orfano dovrà di nuovo imparare a camminare con le proprie gambe riscoprendo la meraviglia nel cammino della vita e l’equilibrio ritrovato.

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